Pepe nero Tellicherry in polvere – Origine: Vietnam
Il pepe nero in polvere è una delle spezie più comuni e conosciute al mondo. Ne esistono vari tipi, ma il più comune è la pianta del pepe nero tellicherry che dà origine anche a quello bianco e al verde.
Ha un gusto piccante e molto aromatico. Ha diverse proprietà benefiche per l’organismo, molto utilizzate nella medicina ayurvedica. Si tratta di un vermifugo e un antisettico, ottimo quindi per conservare le carni. Aiuta la digestione e stimola il sistema nervoso.
Era conosciuto fin dai tempi antichi e nell’epoca Romana era talmente diffuso da essere utilizzato anche nel vino. Si presenta come piccoli grandelli neri e rugosi, perché vengono lasciati disidratare al sole per almeno 10 giorni.
Come si abbina
E’ una delle spezie più versatili in assoluto, i grani interi vengono spesso usati per insaporire prosciutti e insaccati. Accompagna benissimo anche gusto morbidi e rotondi come le creme a base di latte, i formaggi, e le verdure dolci come le carote e i piselli.
La ricetta: risotto cacio e pepe
Una delle ricette romane più apprezzate al mondo sono sicuramente gli spaghetti cacio e pepe. Questa ricetta è una rivisitazione di questo fantastico condimento in versione risotto, che ne manterrà la cremosità e il gusto ricco e deciso.
Ingredienti:
- Riso carnaroli
- pepe nero
- pecorino romano
- 1 scalogno
- burro
- sale
Preparazione:
- Si inizia con la preparazione del brodo, facendo tostare lo scalogno sul fondo di un tegame caldo e aggiungendo poi l’acqua, il pepe e un pizzico di sale e la crosta del pecorino. Deve sobbollire per almeno mezz’ora. Poi potete togliere la crosta, il pepe e lo scalogno con una schiumarola.
- Grattugiate il pecorino
- Fate tostare il riso in una padella calda a secco, fino a quando sarà caldo. A questo punto iniziate ad aggiungere gradatamente il brodo caldo, man mano che questo si assorbirà.
- A cottura ultimata, spegnete il fuoco e mantecate con il burro, il pecorino e il pepe macinato.
Buon appetito!
Lo sapevi che?
Le spezie sono conosciute già dall’epoca degli antichi Egizi (e forse anche prima) e venivano usate non solo allo scopo di insaporire i cibi, ma anche di conservarli meglio e per i loro poteri curativi in medicina e farmacia. Le spezie si distinguono dalle erbe aromatiche perché in genere vengono utilizzate essiccate (e polverizzate) mentre le erbe talvolta possono essere usate fresche.
Conservazione
Le spezie hanno la particolarità di durare molto a lungo, perché sono polveri essiccate. Va però presa qualche precauzione per non alterarne il gusto o il colore. Preferisci sempre un barattolo in vetro, ermetico. Riponilo in un luogo buio, non esposto al sole, per non far scolorire la tua spezia. Quando le spezie invecchiano troppo non fanno male ma perdono di intensità.