Pepe verde in grani – Origine: India
Il pepe è una delle spezie più comuni e conosciute al mondo. Ne esistono vari tipi, ma il più comune è la pianta del pepe nero che dà origine anche a quello bianco e al verde.
Coltivata soprattutto in India e nei paesi tropicali, il pepe verde è in realtà il frutto acerbo del pepe nero. Questa caratteristica è diffusa soprattutto nella cucina thailandese. Il suo gusto è piccante ma più erbaceo, e mantiene inalterate molte delle sue proprietà.
E’ infatti un vermifugo e un antisettico, ottimo quindi per conservare le carni. Aiuta la digestione e stimola il sistema nervoso.
Come si abbina
Il gusto piccante ma più acerbo del pepe verde è perfetto per la carne stufata e alla griglia, ma anche per zuppe e sughi. A volte anche sulle fragole! Conviene utilizzarlo solo a fine cottura per non perdere l’aroma, essendo più delicato rispetto al pepe nero.
La ricetta: filetto al pepe verde
Un modo light e veloce per preparare il filetto. Servono pochissimi ingredienti.
Ingredienti:
- filetto di manzo
- pepe verde in grani
- panna fresca liquida (o ricotta e latte per una versione leggera)
- brodo
- brandy (o marsala)
- farina 00
- sale
Preparazione:
- La carne deve essere a temperatura ambiente, potete legarla con uno spago affinché mantenga meglio la forma durante la cottura.
- Infarinate i filetti e scottateli velocemente in padella con un filo d’olio a fuoco vivace. Poi abbassate la fiamma e continuate la cottura per 2 minuti senza toccarli. Ripetete il procedimento girando i filetti dall’altro lato. Fate la stessa cosa anche sul “bordo” del filetto, in modo che sia completamente sigillato.
- Sfumate con il brandy, lasciando evaporare l’alcool e poi aggiungete il pepe verde, la panna (o la ricotta e il latte) e il brodo. Poi alzate di nuovo la fiamma e continuate a cuocere per un altro paio di minuti o secondo il vostro gusto.
- Fate addensare la salsa rimuovendo prima il filetto per non cuocerlo eccessivamente. Tagliate la carne a fettine e ricopritelo di salsa. Servite.
Buon appetito!
Lo sapevi che?
Le spezie sono conosciute già dall’epoca degli antichi Egizi (e forse anche prima) e venivano usate non solo allo scopo di insaporire i cibi, ma anche di conservarli meglio e per i loro poteri curativi in medicina e farmacia. Le spezie si distinguono dalle erbe aromatiche perché in genere vengono utilizzate essiccate (e polverizzate) mentre le erbe talvolta possono essere usate fresche.
Conservazione
Le spezie hanno la particolarità di durare molto a lungo, perché sono polveri essiccate. Va però presa qualche precauzione per non alterarne il gusto o il colore. Preferisci sempre un barattolo in vetro, ermetico. Riponilo in un luogo buio, non esposto al sole, per non far scolorire la tua spezia. Quando le spezie invecchiano troppo non fanno male ma perdono di intensità.