Cumino in polvere – Origine: Turchia
Il cumino in polvere è ricavato dai semi di una pianta erbacea perenne originaria dell’Asia. Conosciuta già in tempi antichissimi, era molto diffuso in epoca romana e greca (si metteva in tavola come oggi si mette il pepe).
Nella medicina ayurvedica il cumino è indicato come rimedio naturale, perché è fortemente ricco di ferro, antiossidanti ed è in grado di abbassare il colesterolo e i livelli di glicemia. E’ anche un aiuto per la digestione, migliorando conseguentemente anche l’alitosi.
Come si abbina
Il cumino ha un gusto molto marcato, esotico. Il suo profumo si associa immancabilmente ai piatti tipici della cucina indiana, (spesso è uno degli ingredienti del curry). Si utilizza per aromatizzare formaggi o pane, ma anche per arricchire le insalate.
La tisana di cumino è un valido rimedio per la tosse e un digestivo. Si può utilizzare insieme alla menta e ai semi di finocchio.
La ricetta: falafel di ceci con cumino in polvere
I falafel sono quelle polpettine di ceci che spesso si trovano ad accompagnare il kebab. Sono vegetariani, rotondi, dorati e croccanti e il loro profumo è inconfondibile, proprio grazie al cumino in polvere.
Ingredienti:
- 500g di ceci
- 1 cipolla
- 1 spicchio di aglio
- 1 pizzico di cumino in polvere
- prezzemolo
- sale e pepe
Preparazione:
- Lascia i ceci a mollo per una notte, poi asciugali attentamente. Frullali insieme alla cipolla e all’aglio, fino a quando otterrai una consistenza omogenea. Aggiungi il cumino in polvere, il sale e il pepe.
- A parte trita il prezzemolo e poi aggiungilo al composto (non frullarlo insieme perché potrebbe rilasciare troppa acqua inumidendo eccessivamente l’impasto).
- Metti tutto in una pirofila schiacciando con il cucchiaio e lascia riposare in frigorifero per almeno 1 ora, prima di preparare le polpette con le mani.
- Friggile in olio di semi bollente, pochi falafel alla volta, fino a quando non saranno dorati.
Buon appetito!
Lo sapevi che?
Le spezie sono conosciute già dall’epoca degli antichi Egizi (e forse anche prima) e venivano usate non solo allo scopo di insaporire i cibi, ma anche di conservarli meglio e per i loro poteri curativi in medicina e farmacia. Le spezie si distinguono dalle erbe aromatiche perché in genere vengono utilizzate essiccate (e polverizzate) mentre le erbe talvolta possono essere usate fresche.
Conservazione
Le spezie hanno la particolarità di durare molto a lungo, perché sono polveri essiccate. Va però presa qualche precauzione per non alterarne il gusto o il colore. Preferisci sempre un barattolo in vetro, ermetico. Riponilo in un luogo buio, non esposto al sole, per non far scolorire la tua spezia. Quando le spezie invecchiano troppo non fanno male ma perdono di intensità.