Tè nero Darjeeling – ORIGINE: Darjeeling – India
Da sempre conosciuto nella tradizione Orientale, come bevanda che accompagna ogni momento della giornata, il tè trae le sue origini in Cina. Commercializzato poi in Giappone in Sri Lanka e altri paesi da monaci e mercanti europei. Al giorno d’oggi ne esistono più di 3000 varianti.
Il tè nero Darjeeling è caratterizzato dal colore intenso che vira al verde. Dopo la raccolta, le foglie vengono fatte appassire grazie alla ventilazione e arrotolate allo scopo di spezzarne le fibre. Appena il colore della foglia vira dal verde intenso al rosso rame il processo è terminato e il tè è pronto per essere gustato.
Il fluoro presente nel tè nero protegge dalla placca e dalle carie dei denti e ha un’azione rinforzante sulle ossa, tanto da essere indicato nella fase della menopausa. La piccola dose di caffeina che contiene aiuta la concentrazione e stimola le reazioni cellulari.
Il tè nero Darjeeling
La qualità di tè nero Darjeeling è coltivato sulle alte colline del Darjeeling, nel nord dell’India, non lontano dalle vette Himalayane, il regno del tè celebrato in tutto il mondo. Questa qualità è conosciuta anche come lo champagne dei tè, un fine bouquet di fiori, ricco di equilibrio e dalla personalità prorompente.
Preparazione:
Infondere un cucchiaino di tè nero Darjeeling in acqua bollente per circa 3-4 minuti. Con latte, secondo la più antica tradizione britannica.
Perchè scegliere lo sfuso:
La maggior parte delle bustine di tè e tisane in commercio è in materiale plastico (nylon e polietilene tereftalato – PET) che a contatto con il calore rilasciano numerosissime microplastiche che al momento di bere la nostra tazza fumante ingeriamo in maniera inconsapevole. Per questa ragione è importante scegliere lo sfuso e utilizzare gli infusori in acciaio che, oltre ad essere più sani, sono anche riutilizzabili e rispettano l’ambiente riducendo i rifiuti e il packaging.